Presentazione
il progetto

Il progetto “Lost Tales” nasce da un’esigenza personale, come qualunque moto che spinga le persone all’azione. Questa insana esigenza, nello specifico, è quella di poter tornare a leggere quel che amiamo.
Ma è il caso che vi spieghi tutto con ordine, un passo alla volta…
All’interno di Letterelettriche non crediamo nella distinzione tra letteratura alta (autoriale ed impegnata) e bassa (di genere e intrattenitiva). Siamo fermamente convinti che esistano solo due distinzioni in letteratura: fatta bene o fatta male.
In secondo luogo c’è da dire che, nella massificazione dell’intrattenimento, il mercato impone di proporre molte opere con tematiche estremamente simili. Quindi se un’opera funziona, il mercato si uniformerà a quella richiesta e per anni verremo sommersi da epigoni di quel primo esperimento riuscito fino a una saturazione, che farà crollare le vendite.
Non è sempre un male. Ci sono molti esempi di cose buone nate come superamento di illustri precedenti. Il punto è che però spesso, in questa giostra, quello che ieri piaceva e intratteneva tante persone, oggi diventa introvabile e domani verrà dimenticato. Questo, oltre allo spreco di belle storie, crea anche due problemi che trovo rilevanti: se di un genere non si scrive, diventa stantio e muore e, con lui, il suo retaggio. In secondo luogo, chiunque si affacci alla lettura in un dato periodo è costretto a leggere solo quel che trova nelle librerie, che come detto prima, è spesso standardizzato, ergo, nel caso non apprezzi quel tipo di storia, finisce per presumere che un genere sia tutto uguale e se ne disinteressa.
Inoltre, nell’editoria cartacea odierna esiste comprensibilmente poco spazio per formati narrativi che non siano il romanzo, o ancor meglio la saga. Non c’è mercato per i romanzi brevi, per storie di 50/60 pagine o ancor più corte. Se oggi Charles Dickens scrivesse “Canto di Natale”, difficilmente troverebbe pubblicazione. I romanzi d’appendice, Dime Novel, Feuilletton e racconti brevi sono quasi completamente spariti dal cartaceo da moltissimi anni (salvo rare felici eccezioni). Gli ultimi baluardi di quelle esperienze narrative sono stati i Pulp Magazine, nella prima metà del ‘900. Erano periodici di genere che avevano un target giovanile e che pubblicavano storie di autori in voga all’epoca. Spesso queste storie brevi avevano come protagonisti eroi che tornavano nei numeri successivi con alte avventure e che sono divenuti icone della fantasia moderna (Conan il Barbaro, Tarzan e Zorro per dirne solo alcuni).
Per tornare a leggere racconti di genere, c’è bisogno che questo tipo di narrativa rifiorisca. Che nuovi lettori ne leggano, così che nuovi scrittori possano scriverne. E sul cammino verso questa crociata, abbiamo trovato molte persone appassionate con la stessa esigenza.
Così abbiamo lavorato per un anno intero, collaborando insieme a questo comune scopo.
Quindi cos’è “Lost Tales”?
“Lost Tales” è un Pulp Magazine, però digitale. Un “digipulp” magazine, appunto.
Dentro di esso sono contenuti racconti e saggi di tre differenti generi: Sword&Sorcery, Fantascienza e Horror, oltre a tre magnifiche illustrazioni (una per genere, ciascuna scaricabile anche in Wall Paper).
Per ogni genere è stato scelto un tema.: per lo S&S è L’Eroe Solitario, per la Fantascienza Androidi e uomini e per l’Horror Lo Spettro Messaggero.
Nelle sezioni sono presenti racconti inediti di autori contemporanei italiani, racconti di grandi autori del passato non ancora tradotti in italiano e racconti già tradotti che abbiamo deciso di ri-tradurre e di offrire in una nuova versione. Inoltre, in ognuna delle tre sezioni, sono presenti saggi corredati di riferimenti letterari, culturali e cinematografici. Storie e approfondimenti in cui abbiamo messo tutto il nostro impegno e che ci auguriamo vi trasportino in luoghi che amerete visitare…
Vittorio Cirino
Disponibile per l'acquisto qui e sugli stores

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