Un breve estratto da I Venturieri della Notte, il romanzo di Giorgio Smojver.

 

Un gruppo di cavalieri reduci dalla Terza Crociata, tanto variegato quanto ben assortito, si muove su uno sfondo storico venato di orrore gotico, tra il Veneto, il Friuli e il Trentino del XII secolo.


Avventure picaresche, tra maledizioni e demoni, magie arcane e trasformazioni spaventose, patti innominabili e storie d’amore destinate a trascendere il tempo e il destino.

 

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La rocca dei fringuelli

I muri attorno al dongione erano di pietre ben connesse, e circondati da un fossato d’acqua verdastra che esalava miasmi di palude, ma la fortificazione invalicabile era l’intrico di biancospini dalle bacche autunnali ancora rosse, banchetto per centinaia di uccelli. Girammo in cerca del portale: un arco alto, con un crocifisso ligneo appeso al culmine. Vi era un corpo di guardia, ma non composto d’uomini: erano sei, corna ritorte da stambecchi, artigli d’orso, orecchie aguzze, vello lungo e fetido, volti quasi umani salvo i denti acuminati. Tre maschi e tre riconoscibili come femmine dalle corna più corte e le otto mammelle pendule. Krampus.”

I venturieri Alain de Rebecq, Wolfram von Eschembach e Ranuccio di Mangona hanno attraversato le Alpi per trovare Klingsor, incaricati dal nobile Ansaldo D’Arcano che vuole che il mago crei in gennaio un giardino fiorito come a maggio per conquistare la sua amata, e devono battersi con i Krampus per entrare nel castello. Ma i Krampus sono mostri rapitori di bambini o servitori di San Nikolaus e guardiani posti a sorvegliare il mago?

Klingsor è un Garabonciás, uno stregone ungherese, tanto potente da comandare alla pioggia e alla neve: i contadini di Carinzia ricorrono a lui per avere buoni raccolti, e il prezzo è lo stesso per ogni villaggio: un bambino o una bambina, di otto anni. Tranne Klingsor al castello vivono solo ragazzi e fanciulle dagli otto ai quindici anni; considerano il mago come un padre e un maestro, dimenticano i loro nomi, e le famiglie che li hanno venduti, si chiamano tutti Hans e Greta. “Hans Arciere e Hans Tirodiritto, i cacciatori, Hans Ravanello e Hans dei Porri che lavoravano l’orto, Hans Mestolo, il cuoco; Greta Vocedangelo la cantora, Greta Manobianca la lavandaia, Greta Agoefilo e Greta Ditafatate, le ricamatrici, Greta Occhidilino e Greta Nododilana, le tessitrici, Hans Rosmarino, Greta Artemisia e Greta Belladonna, gli erboristi“.

Ma perché nessuno ha più di quindici anni?

Maledetto da un santo, Klingsor è prigioniero del castello e non può lasciarlo a meno che qualcuno prenda volontariamente il suo posto per sette giorni. Wolfram, il più giovane dei venturieri, accetta il patto e diviene il protettore dei fanciulli. Quando gli chiedono perché lui non viva in un castello risponde: «Non possiedo un campo né una casa. Sono un cadetto e un cavaliere a soldo. Ma un giorno scriverò un poema che parlerà d’amore e magia, peccato e redenzione

Ma Wolfram sa anche battersi e quando una banda di predoni presunti crociati assalirà il castello difenderà i ragazzi, e si alleerà persino con un Krampus prigioniero nelle segrete. E scoprirà i segreti di Klingsor.